Biografia

Nel 1991 nasce Motus, compagnia nomade e indipendente, in costante movimento tra Paesi, momenti storici e discipline. Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animat* dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, fondono scenicamente arte e impegno civile attraversando immaginari che hanno riattivato le visioni di alcun* tra i più scomod* “poet*” della contemporaneità.

 

Il gruppo, esploso negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, ha saputo e sa prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente, ha attraversato e creato tendenze sceniche ipercontemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke o l’amato Pasolini, per approdare a una Tempesta shakesperiana, interpolata da Aimé Césaire, capace di evocare la tragedia che può essere la migrazione e di creare instant community in tutto il mondo. I temi del confine – fisico, geografico, mentale – e della libertà di attraversarlo, rimangono centrali anche nei lavori più recenti, come l’acclamato MDLSX o la co-produzione italo-newyorkese Panorama. Dopo la radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca, continua lo scavo fra le più scomode figure femminili del tragico con Tutto Brucia e le due costole performative You Were Nothing but Wind e Of The Nightingale I Envy The Fate (Dell’Usignolo invidio la sorte), che pongono la questione fortemente politica di quali siano i corpi degni di lutto. L’ultima produzione, Frankenstein (a love story),  prima parte del dittico progettuale che prende il nome dal celebre romanzo di Mary Shelley, intreccia l’inquieta, complessa e spesso dolorosa biografia dell’autrice, ai recenti gender studies, alla filosofia postumana, e alle teorie dell’interspecismo.

 

Il lavoro artistico della compagnia è attraversato da un intenso programma formativo di incontri pubblici, lezioni e masterclass presso atenei italiani e stranieri: dall’università IUAV di Venezia, a La Manufacture – Haute école de théâtre de la Suisse Romande di Losanna, al Master DAS Theatre dell’Academy of Theatre and Dance di Amsterdam e alla Berner Fachhochschule – Accademia delle arti di Berna.

 

Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali per il loro lavoro.

 

Artist* liber*, portano i loro spettacoli nel mondo: da Under the Radar (NYC) a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), da Santiago a Mil (Cile) al Fiba Festival (Buenos Aires), da Adelaide Festival (Australia) a MITsp (Brasile), da Taipei Arts Festival (Taiwan) a Hong Kong International Black Box Festival, oltre che in tutta Europa.

 

Nel 2010 Enrico Casagrande, a rappresentanza di tutto il gruppo, è direttore artistico della 40a edizione del Santarcangelo Festival, che nel 2020 invita nuovamente la compagnia alla Direzione Artistica del Festival, per un’edizione straordinaria celebrativa del suo 50° anniversario. L’irruzione della pandemia di Covid-19 impone un ripensamento del progetto, che si dilata su 12 mesi divenendo un viaggio in tre atti, con preludio d’emergenza nel luglio 2020, intermezzo invernale online e gran finale nel luglio 2021.

 

Nel 2023 curano Supernova, prima sperimentazione della rassegna di arte performativa contemporanea a Rimini creata in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri e il Comune di Rimini.

Teatrografia

Frankenstein (a love story)

Ideazione e regia Daniela Nicolò, Enrico Casagrande. Con Silvia Calderoni, Alexia Sarantopoulou, ed Enrico Casagrande. Drammaturgia Ilenia Caleo. Adattamento e cura dei sottotitoli Daniela Nicolò. Traduzione Ilaria Patano. Assistenza alla regia Eduard Popescu. Disegno luci Theo Longuemare. Ambienti sonori Enrico Casagrande. Fonica Martina Ciavatta. Grafica Federico Magli. Video Vladimir Bertozzi. Produzione Francesca Raimondi. Organizzazione e logistica Shaila Chenet e Matilde Morri. Comunicazione Dea Vodopi. Promozione Ilaria Depari. Distribuzione internazionale Lisa Gilardino. Ufficio stampa comunicattive.it. Una produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE) e Kampnagel (DE), residenze artistiche ospitate da AMAT, Santarcangelo Festival, Teatro Galli-Rimini, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”, Rimi-Imir (NO) e Berner Fachhochschule (CH), con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna.

 

Of the nightingale I envy the fate

Ideazione e regia Daniela Nicolò, Enrico Casagrande. Con Stefania Tansini. Drammaturgia Daniela Nicolò. Suono dal vivo Enrico Casagrande. Ambienti sonori Demetrio Cecchitelli. Direzione tecnica Theo Longuemare. Brano musicale R.Y.F. (Francesca Morello). Props in lattice _vvxxii. Abito Boboutic Firenze. Foto Ilaria Depari. Assistente costumista e scenografa Susana Botero. Illustrazione Lilsis.art. Grafica Federico Magli. Produzione Francesca Raimondi. Organizzazione e logistica Shaila Chenet. Comunicazione Isabella Cruciani e Ilaria Depari. Promozione Marta Lovato. Distribuzione internazionale Lisa Gilardino. Una produzione Motus con TPE / Festival delle Colline Torinesi. Residenze artistiche ospitate da progetto residenze artistiche Lavanderie a vapore Torino, Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, AMAT Marche. Con il supporto di MiC, Regione Emilia-Romagna.

 

You Were Nothing but Wind

Ideazione e regia Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e Silvia Calderoni. Con Silvia Calderoni. Ambienti sonori Demetrio Cecchitelli. Suono Enrico Casagrande. Luce Daniela Nicolò. Props e sculture sceniche _vvxxii. Video e grafica Vladimir Bertozzi. Produzione Francesca Raimondi. Organizzazione e logistica Shaila Chenet. Comunicazione Isabella Cruciani e Ilaria Depari. Promozione Marta Lovato. Distribuzione internazionale Lisa Gilardino.
Una produzione Motus con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna.
Forlì, Crisalide Festival, 17 ottobre 2021.

 

Tutto Brucia

Ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Con Silvia Calderoni, Stefania Tansini e R.Y.F. (Francesca Morello) alle musiche e lyrics. Ricerca drammaturgica Ilenia Caleo. Direzione tecnica e luci Simona Gallo. Ambienti sonori Demetrio Cecchitelli. Cura dello spazio Francesco Zanuccoli. Props e sculture sceniche in collaborazione con _vvxxii. Video e grafica Vladimir Bertozzi. Produzione Francesca Raimondi. Logistica e organizzazione Shaila Chenet. Comunicazione Isabella Cruciani e Ilaria Depari. Promozione Marta Lovato. Ufficio stampa comunicattive.it. Distribuzione internazionale Lisa Gilardino. Una produzione Motus con Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Kunstencentrum Vooruit vzw (BE). Progetto di residenza condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna e Santarcangelo dei Teatri. In collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano nell’ambito di “MarcheinVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma” progetto di Mibact e Regione Marche coordinato da Consorzio Marche Spettacolo. Con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia-Romagna. Si ringrazia HĒI black fashion.
Roma, Teatro India, 9 settembre 2021.

 

Rip it up and start again

Regia e drammaturgia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Con gli allievi de La Manufacture – Haute école des arts de la scène Coline Bardin, Davide Brancato, Estelle Bridet, Arianna Camilli, Azelyne Cartigny, Guillaume Ceppi, Anastasia Fraysse, Aurélien Gschwind, Mathilde Invernon, Agathe Lecomte, Antonin Noël, Martin Reinartz, Elsa Thebault, Gwenaëlle Vaudin, Adèle Viéville. Assistente alla regia Jonas Lambelet. Video Simona Gallo. Suono Enrico Casagrande, Ian Lecoultre e Micaël Vuataz. Luci Simona Gallo e Daniela Nicolò. Costumi Doria Gómez Rosay. Tecnica Ian Lecoultre, Simona Gallo e Ludovic Fracheboud. Una produzione La Manufacture – Haute école des arts de la scène con Motus. Con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna e della Fondation Ernst Göhner. Ginevra, Comédie de Genève, 23 maggio 2019.

 

Chroma Keys

Di Enrico Casagrande, Daniela Nicolò e Silvia Calderoni. Con Silvia Calderoni. Tecnica e video design Paride Donatelli, Andrea Gallo e Alessio Spirli (aqua micans group). Produzione Motus con Santarcangelo Festival. Residenza creativa L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino. Si ringrazia Matteo Marelli per la collaborazione. Con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna. Santarcangelo di R., Santarcangelo Festival, 7 luglio 2018.

 

PANORAMA

Ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Drammaturgia Erik Ehn e Daniela Nicolò. Con gli attori della Great Jones Repertory Company (Maura Nguyen Donohue, John Gutierrez, Valois Mickens, Eugene the Poogene, Perry Yung, Zishan Ugurlu). Assistenza alla regia Lola Giouse. Musiche Heather Paauwe. Sound design Enrico Casagrande. Light design Daniela Nicolò. Scenografia Seung Ho Yeong. Allestimenti Damiano Bagli. Progetto visivo Bosul Kim. Video CultureHub NYC con Sangmin Chae. Assistenza e consulenza tecnica video e luci Paride Donatelli, Andrea Gallo, Alessio Spirli (Aqua Micans Group). Direzione tecnica (USA) Yarie Vazquez. Direzione tecnica (Europa) Paride Donatelli. Produzione La MaMa Experimental Theatre Club con Motus in coproduzione con Seoul Institute of the Arts, CultureHub, New York, Vooruit, Gent, FOG Triennale Milano Performing Arts, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Grec Festival, Barcellona, L’arboreto – Teatro Dimora, Mondaino. In collaborazione con Under The Radar Festival, New York. Con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna. New York, Under The Radar Festival, 3 gennaio 2018.

 

ÜBER RAFFICHE (nude expanded version)

Dedicato a Splendid’s di Jean Genet. Regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena Silvia Calderoni (Jean), Ilenia Caleo (Rafale), Sylvia De Fanti (Bravo), Federica Fracassi (the Policeman), Ondina Quadri (Pierrot), Alexia Sarantopoulou (Riton), Emanuela Villagrossi (Scott), I-Chen Zuffellato (Bob). La voce alla radio Luca Scarlini e Daniela Nicolò. Testo Magdalena Barile e Luca Scarlini. Fonica Paolo Panella. Progettazione scenica Andrea Nicolini. Scenotecnica Damiano Bagli. Produzione Motus con Santarcangelo Festival. Con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna. Realizzato grazie a Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Biennale Teatro 2016, L’arboreto – Teatro Dimora Mondaino, Teatro Petrella Longiano, Comune di Bologna. Santarcangelo di R. (RN), Santarcangelo Festival, ITC Molari, 14 luglio 2017.

 

RAFFICHE | RAFALES | MACHINE (CUNT) FIRE

Dedicato a Splendid’s di Jean Genet. Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni (Jean), Ilenia Caleo (Rafale), Sylvia De Fanti (Bravo), Federica Fracassi (il Poliziotto), Ondina Quadri (Pierrot), Alexia Sarantopoulou (Riton), Emanuela Villagrossi (Scott), I-Chen Zuffellato (Bob). La voce alla radio Luca Scarlini e Daniela Nicolò. Testo: Magdalena Barile e Luca Scarlini. Produzione: Motus con Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione. Con la collaborazione di: Biennale Teatro 2016; L’arboreto – Teatro Dimora, Mondaino; Santarcangelo Festival Internazionale del Teatro in Piazza; Teatro Petrella, Longiano. Con il sostegno di: Mibact, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna. Bologna, Vie Festival, Hotel Carlton, 18 ottobre 2016.

 

L’Erba Cativa (l’an mor mai)

Performance collettiva diretta dall’artista Andreco e Motus (GoDeep workshop).
Con Damiano Bagli, Simona Baro, Emiliano Battistini, Lucia Benegiamo, Carlotta Borasco, Iolanda Di Bonaventura, Viola Domeniconi, Julia Filippo, Francesca Fioraso, Diego Giannettoni, Francesca Giuliani, Kage, Biagio Laponte, Ileana Longo Goffo, Mattia Guerra, Valentina Marini, Francesca Macrelli, Federico Magli, Beatrice Monti, Filippo Moretti, Lucia Mussoni, Sara Oliva, Gianluca Panareo, Ondina Quadri, Caterina Paolinelli, Elena Ramilli, Sofia Rossi, Maria Giulia Terenzi, Michela Tiddia, Valentina Zangheri, Martina Zena. Santarcangelo di Romagna, Santarcangelo•15 Festival, 18 luglio 2015.

 

MDLSX

Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni. Drammaturgia: Daniela Nicolò e Silvia Calderoni. Suono: Enrico Casagrande. In collaborazione con: Paolo Panella. Luci e video: Alessio Spirli. Produzione: Motus. In collaborazione con: La Villette – Résidence d’artistes 2015 Parigi, Create to Connect (EU project) Bunker/ Mladi Levi Festival Lubiana, Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, MARCHE TEATRO. Con il sostegno di: MiBACT, Regione Emilia Romagna. Santarcangelo di R., Santarcangelo•15 Festival, 11 luglio 2015.

 

King Arthur

Musica: Henry Purcell. Testo: John Dryden. Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Direttore d’orchestra: Luca Giardini. Drammaturgia e traduzioni: Luca Scarlini. Consulente per il progetto: Alessandro Taverna. In scena: Glen Çaçi and Silvia Calderoni. Soprano: Laura Catrani, Yuliya Poleshchuk. Controtenore: Carlo Vistoli. Ensemble Sezione Aurea. Scena e luci: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Sound design: Fabio Vignaroli. Riprese e montaggio: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Post-production video: Aqua Micans Group. Assistenti alla regia: Silvia Albanese e Ilenia Caleo. Abiti: Antonio Marras. Produzione: Motus, Sagra Musicale Malatestiana 2014. In collaborazione con: Romaeuropa Festival, Amat/Comune di Pesaro, Rossini Opera Festival. Rimini, Sala Pamphili, Sagra Musicala Malatestiana, 16 settembre 2014.

 

LIWYĀTĀN

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Simon Bonvin, Mathias Brossard, Jérôme Chapuis, Cyprien Colombo, Marie Fontannaz, Lola Giouse, Judith Goudal, Magali Heu, Lara Khattabi, Simon Labarrière, Jonas Lambelet, Thomas Lonchampt, Emma Pluyaut-Biwer, Nastassja Tanner, Raphaël Vachoux. Drammaturgia: Daniela Nicolò. Assistente alla regia e traduzioni: Piera Bellato. Ambiente sonoro: Enrico Casagrande. Tecnici: Nicolas Berseth, Robin Dupuis, Ian Lecoultre, Theo Serez. SINLAB: Andrew Sempere (Interactive video), Shih-Yuan Wang
Spettacolo liberamente tratto da “Leviatano” di Paul Auster e realizzato a conclusione dell’atelier condotto da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande presso La Manufacture – Haute école de théâtre de Suisse romande (HETSR). Losanna, La Manufacture, 21 maggio 2014.

 

Caliban Cannibal

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni e Mohamed Ali Ltaief (Dalì). Video: Enrico Casagrande, Andrea Gallo e Alessio Spirli. Assistente alla regia: Ilenia Caleo. Contributo video dal documentario “Philosophers’ Republic” di Mohamed Ali Ltaief e Darja Stocker (philosophers-republic.com). Produzione Motus / 2011 > 2068 Animale Politico Project, nell’ambito di Ateliers de l’Euroméditerranée – Marseille Provence 2013. Con il sostegno di: Santarcangelo •12•13•14, Face à Face / Paroles d’Italie pour les scènes de France, Angelo Mai Altrove Occupato ed ESC Atelier Autogestito. Marsiglia, Festival Actoral, La Friche, 9 ottobre 2013.

 

Nella Tempesta

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Drammaturgia: Daniela Nicolò. Assistente alla regia: Nerina Cocchi. Ambiente sonoro: Enrico Casagrande. Luci, suono e video: Andrea Gallo e Alessio Spirli (Aqua Micans Group). In scena: Silvia Calderoni, Glen Çaçi, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni. Produzione: Motus, Festival TransAmériques di Montréal, Théâtre National de Bretagne di Rennes, Parc de la Villette di Parigi, La Comédie de Reims – Scène d’Europe, Kunstencentrum Vooruit vzw di Gent, La Filature Scène Nationale di Mulhouse, Festival delle Colline Torinesi di Torino, Associazione Culturale dello Scompiglio di Vorno, Centrale Fies – Drodesera Festival di Dro, L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino. Con il sostegno di: ERT (Emilia Romagna Teatro Fondazione), AMAT, La Mama di New York, Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna, MiBAC. In collaborazione con: M.A.C.A.O di Milano, Teatro Valle Occupato di Roma, Angelo Mai Occupato di Roma, S.a.L.E. Docks di Venezia. Ringraziamenti: Voina, Judith Malina, Giuliana Sgrena, Darja Stocker, Mohamed Ali Ltaief, Anastudio, Exyzt, Mammafotogramma, Re-Biennale e tutti i partecipanti ai MucchioMisto Workshop. Montreal, FTA Festival TransAmériques, Place des Arts-Cinquième Salle, 24 maggio 2013.

 

W.3 Atti Pubblici: Where (Atto-assemblea), When (Atto-solitario), Who (Atto-corale)

Concept: Daniela Nicolò, Enrico Casagrande, Silvia Calderoni. Regia: Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. Assistenza tecnica: Massimiliano Rassu e Aqua-Micans Group. In scena in “Where”: Enrico Casagrande, Silvia Calderoni, Marco Baravalle, Ciro Colonna, Giorgina Pilozzi, Camilla Pin, Laura Pizzirani. In collaborazione con: Angelo Mai Altrove, Macao, Nuovo Cinema Palazzo, Sale Docks, Teatro Valle Occupato. Produzione Motus / 2011>2068 AnimalePolitico Project. Dro, We Folk Drodesera Festival, Centrale Fies, 20 luglio 2012.

 

When

Performance. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Drammaturgia: Daniela Nicolò. Acustica: Damiano Bagli. In scena: Silvia Calderoni e Enrico Casagrande. Produzione: Motus e Les Subsistances. Lione, rassegna “Ça tremble”, Les Subistances, 28 marzo 2012.

 

The Plot is the Revolution

Evento Eccezionale. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni e Judith Malina (Living Theatre). Con la partecipazione di: Thomas Walker e Brad Burgess. Produzione: Motus. Con il sostegno di: Festival di Santarcangelo 41 Fondazione Morra (Napoli) e Cristina Valenti. Longiano, “Santarcangelo 41 Festival”, Teatro Petrella, 8 luglio 2011.

 

Alexis. Una tragedia greca

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni, Vladimir Aleksic, Benno Steinegger, Alexandra Sarantopoulou con la collaborazione di: Michalis Traitsis, Giorgina Pilozzi. Assistenza alla regia: Nicolas Lehnebach. Drammaturgia: Daniela Nicolò. Editing video: Enrico Casagrande. Fonica e interventi sonori: Andrea Comandini. Brano musicale: Pyrovolismos sto prosopo di The boy. In video compaiono: Nikos del Centro Libertario Nosotros, Stavros del gruppo musicale Deus ex machina. Luci e scena: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Direzione tecnica: Valeria Foti. Produzione: Motus, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Espace Malraux – Scène Nationale de Chambéry et de la Savoie – CARTA BIANCA, programme Alcotra coopération France Italie, Théâtre National de Bretagne/Rennes e il Festival delle Colline Torinesi. Con il sostegno di: Provincia di Rimini, Regione Emilia-Romagna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Modena, Teatro Storchi, Vie Scena Contemporanea Festival, 15 ottobre 2010.

 

IOVADOVIA (antigone) contest#3

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni con la partecipazione di Bilia. Drammaturgia: Daniela Nicolò. Ambiente ritmico: Enrico Casagrande. Assistenza alla regia: Giorgina Pilozzi. Musica dal vivo e fonica: Andrea Comandini. Direzione tecnica: Valeria Foti. Produzione: Motus. In collaborazione con: Festival Thèâtre en Mai, Thèâtre Dijon Bourgogne – CDN e Festival delle Colline Torinesi. Si ringraziano: Thomas Walker, Brad Burgess, Judith Malina del Living Theatre e la Délégatioon Culturelle Alliance Française di Bologna. Dijon, Festival Thèâtre en Mai – Thèâtre Dijon Bourgogne, 21 Maggio 2010.

 

Too Late!(antigone)contest #2

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni e Vladimir Aleksic. Drammaturgia: Daniela Nicolò. Ambito sonoro: Enrico Casagrande. Direzione tecnica: Valeria Foti. Ringraziamo: Cecilia Ghidotti per l’assistenza alla regia Luca Scarlini per la consulenza letteraria e tutti i partecipanti al workshop “Non siamo una famiglia” per la generosa collaborazione. In collaborazione con: Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Festival delle Colline Torinesi. Con il supporto di: Magna Grecia Festival ’08, L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Regione Emilia-Romagna e Ministero della Gioventù – Progetto GECO. Torino, La Cavalerizza, Prospettiva 09 Festival, Teatro Stabile di Torino, 20 Ottobre 2009.

 

Let the Sunshine In_(antigone)contest #1

Ideazione e regia: Enrico Casagrande & Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni e Benno Steinegger. Direzione tecnica: Valeria Foti. Ringraziamo: Giorgina Pilozzi per l’assistenza alla regia, Luca Scarlini per la consulenza letteraria, Nicoletta Fabbri, e tutti i partecipanti al workshop “Non siamo una famiglia” per la generosa collaborazione. Produzione: Motus. Con il sostegno di: L’Arboreto di Mondaino, Festival delle Colline Torinesi, Progetto GECO – Minestero della Gioventù e Regione Emilia Romagna. In collaborazione con: Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Comitato Italia 150, Urban Center Metropolitano Torino. Torino, OGR Officine Grandi Riparazioni, Festival delle Colline Torinesi, 12 giugno 2009.

 

Di quelle vaghe ombre_ prime indagini sulla ribellione di Antigone.

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Vladimir Aleksic, Silvia Calderoni, Nicoletta Fabbri, Claudio Balestracci, Giuseppe Bonifati, Anna Carminati, Ida Alessandra Vinella. In video: Silvia Calderoni e Enrico Casagrande. Testi a cura di Daniela Nicolò. Luci, video e spazio scenico: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Musiche dal vivo: Giancarlo Bianchini e Mathilde N.Poirier (azt/Hotel Nuclear). Sound design: Roberto Pozzi. Impianti luminosi: L.M. Cineservice Cesena. Produzione: Motus e Magna Grecia Teatro Festival. Con il sostegno di: progetto Geco, Ministero della Gioventù e Regione Emilia Romagna. Cirella Diamante (CS), “Magna Grecia Festival”, 13 agosto 2008.

 

X(ics) Racconti crudeli della giovinezza [X.04 movimento quarto- Napoli]

Ideazione e regia: Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. In scena: Silvia Calderoni, Sergio Policicchio, Mario Ponce-Enrile, Monica Riccio (del gruppo musicale “Nocturna” di Scampia), la Sig. Marina Napoletano. Partecipano inoltre i “Roca Luce” (Pasquale Fernandez, Antonio Conte, Giuseppe Capasso, Giuseppe Monetti) con il brano “L’esistenz è nu martirio” arrangiato e prodotto da Mario Ponce Enrile e Giuseppe Capasso. Compaiono in video: i bambini del Campo Rom di Via Cupa Perillo, Dario Cristiano del gruppo musicale “Arancia meccanica” e la crew UNS del centro sociale Placido Rizzotto di Melito, il gruppo di writers di Marano: Corrado Lamattina, Luigi Davino, Fabiana Vardaro, Davide Giuffrè, i danzatori del centro sociale TCK di San Giovanni, il presidente dell’Associazione U.D.O. (Unione disoccupati organizzati) del quartiere San Ferdinando, i gruppi musicali “Linea periferica” e “Sotto zero”. Riprese video: Daniela Nicolò, Enrico Casagrande. Video compositing: Francesco Borghesi. Text compositing: Daniela Nicolò. Audio compositing: Enrico Casagrande. Sound design: Roberto Pozzi. Luci: Daniela Nicolò. Direzione tecnica: Valeria Foti. Elementi scenografici: Giancarlo Bianchini-Arto-Zat, Erich Turroni-Laboratorio dell’imperfetto. Consulenza architettura: Fabio Ferrini. Foto back-stage: Mario Spada, End&Dna. Un progetto di: Motus, Mercadante Teatro Stabile di Napoli, Progetto Punta Corsara, Fondazione Campania dei Festival. Con la collaborazione di: Galleria Toledo Teatro Stabile d’Innovazione, L’ Arboreto di Mondaino. Produzione: Motus, Theater der Welt 2008 in Halle (Germania), La Biennale Danza di Venezia, Lux-Scène National de Valence (Francia), Istituzione Musica Teatro Eventi-Comune di Rimini “Progetto Reti”. Con il sostegno di: Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna POGAS –Politiche Giovanili e Attività Sportive, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Napoli, Teatro San Ferdinando, 16 aprile 2009.

 

X(ics) Racconti crudeli della giovinezza [X.03 movimento terzo- Halle-Neustadt]

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Lidia Aluigi, Silvia Calderoni, Sergio Policicchio, Mario Ponce-Enrile, Ines Quosdorf. In video: Silvia Calderoni, Sergio Policicchio, Denis Kuhnert, Karl Haußmann, Sabine Bock, Toni Bernhardt, Susanne Sudol, Adreas Berger e i gruppi musicali : Foulse Jockers (I), Tomorrow Never Come (F), Types of Erin (D) Bring me to my 2nd burial (D).  Produzione video: Motus e Francesco Borghesi (p-bart.com). Riprese: Francesco Borghesi, Daniela Nicolò. Video compositing: Francesco Borghesi. Text compositing: Daniela Nicolò. Audio compositing: Enrico Casagrande. Sound design: Roberto Pozzi. Direzione tecnica: Giorgio Ritucci. Musiche dal vivo: Ines Quosdorf , Sergio Policicchio, Mario Ponce-Enrile. Elementi scenografici: Giancarlo Bianchini Arto-Zat, Erich Turroni-Laboratorio dell’imperfetto. Luci: Daniela Nicolò. Consulenza architettura: Fabio Ferrini. Produzione: Motus, Theater der Welt 2008 in Halle (Germania), Mittelfest 2008, Istituzione Musica Teatro Eventi- Comune di Rimini “Progetto Reti”, Lux-Scène National de Valence (Francia), La Biennale Danza di Venezia. Con la collaborazione di: L’Arboreto di Mondaino, Teatro della Regina di Cattolica, Teatro Petrella di Longiano. Con il sostegno di: Provincia di Rimini Ministero per i Beni e le Attività Culturali; progetto GECO – Ministero della Gioventù e Regione Emilia Romagna. Hamburg, Theater der Welt 2008 Festival, Neues Theater, 26 giugno 2008.

 

Crac

Performance. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni. Visual design: Francesco Borghesi. Sound design: Enrico Casagrande, Roberto Pozzi. Elementi scenici: Giancarlo Bianchini/Arto-Zat. Una produzione: Motus. Con la collaborazione di: L’Arboreto di Mondaino, Galleria Toledo Napoli, Museo d’Arte Contemporanea MADRE Napoli, Progetto Geco – Ministero della Gioventù Regione Emilia-Romagna. Napoli, Museo Madre, 25 maggio 2008.

 

X (ics) Racconti crudeli della giovinezza [X.02 movimento secondo – Valence]

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni, Dany Greggio, Sergio Policicchio, Mario Ponce-Enrile, In video: Adriano Donati, Sid-Hamed Mechta. I gruppi musicali: “Foulse Jockerse” e “Tomorrow Never Came”. Produzione video: Motus e Francesco Borghesi (p-bart.com), Riprese: Francesco Borghesi, Daniela Nicolò. Video compositing: Francesco Borghesi. Text compositing: Daniela Nicolò. Sound compositing: Enrico Casagrande. Sound design: Roberto Pozzi. Luci: Daniela Nicolò. Elementi scenografici: Erich Turroni – Laboratorio dell’imperfetto. Consulenza architettura: Fabio Ferrini. Direzione tecnica: Giorgio Ritucci. Produzione: Motus, La Biennale Danza di Venezia, Lux-Scène National de Valence (Francia), Theater der Welt 2008 in Halle (Germania), Istituzione Musica Teatro Eventi – Comune di Rimini “Progetto Reti”. Con la collaborazione di: L’Arboreto di Mondaino, La Comédie de Valence. Con il sostegno di: Provincia di Rimini, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, progetto GECO – Ministero della Gioventù e Regione Emilia Romagna. Valence (Francia), Comédie de Valence – Théâtre de la Ville, 15 novembre 2007.

 

X (ics) – Racconti crudeli della giovinezza [X.01 movimento primo]

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni, Nicoletta Fabbri, Dany Greggio, Sergio Policicchio, Alexandre Rossi. In video: Adriano e Lucio Donati, il gruppo musicale Foulse Jockers. Produzione video: Motus e Francesco Borghesi (p-bart.com), in collaborazione con Camera Stylo. Riprese: Francesco Borghesi, Daniela Nicolò, Stefano Bisulli. Video compositing: Francesco Borghesi. Text compositing: Daniela Nicolò. Audio compositing: Enrico Casagrande. Sound design: Roberto Pozzi. Musiche dal vivo: Dany Greggio e Sergio Policicchio. Direzione tecnica: Giorgio Ritucci. Elementi scenografici: Erich Turroni – Laboratorio dell’imperfetto. Luci: Daniela Nicolò. Consulenza architettura: Fabio Ferrini. Produzione Motus, La Biennale Danza di Venezia, Lux-Scène National de Valence (Francia), Theater der Welt 2008 in Halle (Germania), Istituzione Musica Teatro Eventi- Comune di Rimini “Progetto Reti”. Con la collaborazione di: AMAT, Civitanova Danza, Comune di Fano – Assessorato alla Cultura, Provincia di Rimini – Assessorato alla Cultura, Santarcangelo 07 International Festival of the Arts, La Comédie de Valence. Con il sostegno di: Regione Emilia Romagna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Venezia. “La Biennale Danza di Venezia”, Tesa delle Vergini, 27 Giugno 2007.

 

Junkspace

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni e Sergio Policicchio. Video compositing: Francesco Borghesi. Audio compositing: Enrico Casagrande. Sound design: Roberto Pozzi. Produzione: Motus. Prato, “Festival Contemporanea”, Museo Pecci, 5 giugno 2007.

 

Rumore Rosa

Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Silvia Calderoni, Nicoletta Fabbri, Emanuela Villagrossi. Collaborazione di: Dany Greggio. Illustrazioni: Filippo Letizi. Visual compositing: p-bart.com. Assistenza tecnica: Pier Paolo Paolizzi. Fonica: Nico Carrieri. Abiti: Ennio Capasa per Costume National. Produzione: Motus. In collaborazione con: Festival delle Colline Torinesi, Drodesera>Centrale Fies, L’Arboreto di Mondaino. Supporto tecnico-creativo: Istituto Europeo di Design di Milano, IED Moda Lab, IED Arti Visive. Con il sostegno di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini. Torino, “Festival delle colline Torinesi”, Cavallerizza Reale, 7 giugno 2006.

 

A place. [that again]

Performance dedicata a Samuel Beckett. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Riprese: Simona Diacci e Daniela Nicolò. Motion graphic e montaggio video: p-bart.com. In scena: Silvia Calderoni e Gaetano Liberti. Voci off: Emanuela Villagrossi e Dany Greggio. Scandicci (FI) “1906 Beckettcentoanni 2006” Teatro Studio, 6 marzo 2006.

 

Dammit!

Performance liberamente ispirata a Toby Dammit di Federico Fellini. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Editing video: Enrico Casagrande. Luci: Daniela Nicolò. Suono: Nico Carrieri. In scena: Nicoletta Fabbri, Dany Greggio, Elisa Bartolucci e Ofelia Bartolucci. Rimini, Rocca Malatestiana, 16 dicembre 2005.

 

Piccoli Episodi di Fascismo Quotidiano, indagini su Pre-paradise sorry now

Di Rainer Werner Fassbinder
Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Consulenza letteraria e musicale: Luca Scarlini. Assistenza alla regia: Marco Di Stefano. Editing audio e fonica: Nico Carrieri ed Enrico Casagrande. Immagini video: Daniela Nicolò e Simona Diacci. In scena: Dany Greggio e Caterina Silva. Partecipazione in video di: Silvia Calderoni e Gaetano Liberti. Produzione: Motus. Con il sostegno di: L’Arboreto di Mondaino. Mondaino (Rn), Teatro Dimora – L’arboreto. 21 maggio 2005.

 

Mamma mia!

Performance/reading tratta dal romanzo Petrolio di Pier Paolo Pasolini. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Editing audio: Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. Riprese: Simona Diacci e Daniela Nicolò. Montaggio: Daniele Quadrelli e Simona Diacci. In scena: Emanuela Villagrossi. Presenza in video: Emanuela Villagrossi e Daniele Quadrelli. Produzione: Motus e TNB Théâtre National de Bretagne. In collaborazione con: Teatro Mercadante – Progetto Petrolio. Roma, “Raccordi Letteratura e Teatro”, Casa delle Letterature, 13 luglio 2004.

 

L’ ospite

Tratto dal romanzo Teorema di Pier Paolo Pasolini. Ideato e diretto da: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Consulenza letteraria: Luca Scarlini. Cura delle parole: Daniela Nicolò. Cura dei suoni: Enrico Casagrande. Riprese video: Simona Diacci e Daniela Nicolò. Montaggio video: Simona Diacci e Enrico Casagrande. Motion Graphic: p-bart.com. Progetto scenico: Fabio Ferrini. Costruzione scenografica: Plastikart di Istvan Zimmermann & Amoroso. Responsabile tecnico: Michele Altana, Fonica: Carlo Bottos. Progettazione luci: Gwendal Malard. Abiti: Ennio Capasa per Costume National. In scena: Catia Dalla Muta, Dany Greggio, Franck Provvedi, Daniele Quadrelli, Caterina Silva, Emanuela Villagrossi. Produzione: Motus e Théâtre National de Bretagne di Rennes. In collaborazione con: Festival di Santarcangelo, La Ferme du Buisson – Scène National de Marne-La-Vallée, Teatro Sanzio di Urbino, Teatro Lauro Rossi di Macerata e A.M.A.T. Con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna. Rennes, T.N.B. Théâtre National de Bretagne, Salle Serreau, 20 aprile 2004.

 

Come un cane senza padrone

Appunti per “L’ospite” ideato nell’ambito del progetto dedicato a Pier Paolo Pasolini. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Cura dei testi: Daniela Nicolò. Editing audio: Enrico Casagrande. Riprese e montaggio video: Simona Diacci. Video contribution engineering: Giovanni Girelli. Fonica: Carlo Bottos. Assistenza tecnica: Michele Altana. Abiti: Ennio Capasa per Costume National. In scena: Emanuela Villagrossi, Dany Greggio e Franck Provvedi. Produzione: Motus, Théâtre National de Bretagne. In collaborazione con: Teatro Mercadante di Napoli – progetto Petrolio. Con il sostegno di: Provincia di Rimini e Regione Emilia Romagna. Napoli, “Petrolio” rassegna curata da Mario Martone per Teatro Mercadante, Ex Italsider di Bagnoli, 29 novembre 2003.

 

Splendid’s

Ispirato all’omonimo testo teatrale di Jean Genet, ideato nell’ambito del progetto Rooms, Ideazione e regia: Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. Traduzione: Franco Quadri. Consulenza letteraria e musicale: Luca Scarlini. Abiti: Ennio Capasa per Costume National. In scena: Vladimir Aleksic, Enrico Casagrande, Renaud Chauré, Dany Greggio, Tommaso Maltoni, Francesco Montanari, Daniele Quadrelli, Damir Todorovic e la voce della radio di Luca Scarlini. Produzione: Motus, Kampnagel Internationale Kulturfabrik di Amburgo, Santarcangelo dei Teatri, Teatro Sanzio/Comune di Urbino. In collaborazione con: Ente Teatrale Italiano, Infinito ltd Gallery di Torino, Xing di Bologna, Comune di Rimini, Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna. Roma, “Maggio, cercando I teatri”, Grand Hotel Plaza, 3 maggio 2002.

 

Twin Rooms

Spettacolo ideato nell’ambito del progetto Rooms. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Progetto Scenico: Fabio Ferrini. Editing audio: Enrico Casagrande. Fonica: Carlo Bottos, Luci: Daniela Nicolò. Consulenza video: Frederic Fasano, Massimo Salvucci per Studio Nino. Operatori: Barbara Fantini, Frederic Fasano. Mixer video: Tommaso Maltoni. Costruzione della scena e direzione tecnica: Tommaso Maltoni, in collaborazione con Dany Greggio. In scena: Vladimir Aleksic, Renaud Chauré, Eva Geatti, Dany Greggio, Caterina Silva, Damir Todorovic. Una produzione: Motus e La Biennale di Venezia. In collaborazione con: Teatro Sanzio/Comune di Urbino, Kampnagel Internationale Kulturfabrik di Amburgo, Santarcangelo dei Teatri, Infinito ltd Gallery di Torino, Xing di Bologna. Con il sostegno di: Ente Teatrale Italiano, Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna. Venezia, “Temps d’Image” – La Biennale di Venezia sezione Teatro, Teatro Piccolo Arsenale, 9 febbraio 2002.

 

Vacancy Room

Ideato nell’ambito del progetto Rooms. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Progetto Scenico: Fabio Ferrini. Costruzione della scena: Tommaso Maltoni in collaborazione con Dany Greggio. Sonorizzazione: Enrico Casagrande in collaborazione con Teho Teardo. Fonica: Carlo Bottos. In scena: Vladimir Aleksic, Renaud Chauré. Eva Geatti, Tommaso Granelli, Cristina Negrini, Damir Todorovic. Produzione: Motus. In collaborazione con: Teatro Sanzio/Comune di Urbino, Kampnagel Internationale Kulturfabrik di Amburgo, Santarcangelo dei Teatri, Infinito ltd Gallery di Torino. Con il sostegno di: Xing di Bologna, ETI Ente Teatrale Italiano, Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna. Rimini, Santarcangelo dei Teatri, Teatro degli Atti, 6 luglio 2001.

 

Room 393, we’ll slide down the surface of things

Performance ideata nell’ambito del progetto Rooms. Ideata e gestita da: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Room progettata da Fabio Ferrini. Costruita da: Tommaso Maltoni in collaborazione con Dany Greggio. Abitata da: Dany Greggio e Cristina Negrini. Prato, nell’ambito di Progetto Alveare/Contemporanea ’01, Museo Pecci, 25 maggio 2001.

 

Visio Gloriosa

Ispirato a Le parole dell’ estasi di Maria Maddalena de Pazzi. Regia e campo scenico: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Macchine Acquatiche: Tommaso Maltoni e Luca Mazzali in collaborazione con Stephan Duve. Suoni: Massimo Carozzi, Enrico Casagrande. Fonica: Carlo Bottos. Abiti: Manuella Nisca Bonci, Olivia Spinelli. In scena: Vladimir Aleksic, Anna De Manincor, Catia Dalla Muta, Dany Greggio, Tommaso Maltoni, Cristina Negrini, Anna Rispoli, Damir Todorovic. Produzione: Motus e Teatro di Roma. Roma, “Sette spettacoli per un nuovo teatro italiano per il 2000”, Teatro Argentina, 19 Luglio 2000.

 

Good Morning

Performance ispirata allo spettacolo Orpheus Glance. Ideazione e regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Dany Greggio e Cristina Negrini. Riccione, Riccione TTV, nelle vetrine del negozio Block 60, 9 giugno 2000.

 

Orpheus Glance

Dedicato a J.Cocteau e Nick Cave. Drammaturgia e luci: Daniela Nicolò. Regia: Enrico Casagrande. Musica: Enrico Casagrande, Massimo Carozzi. Fonica: Carlo Bottos. In scena: Dany Greggio, Enrico Casagrande, Cristina Negrini, Tommaso Maltoni, Mackita. Produzione: Motus, CRT di Milano. Bari, Teatro Kismet Opera, 30 marzo 2000.

 

L’occhio belva – remake

Regia: Enrico Casagrande. Messa a fuoco: Daniela Nicolò. Grafica del pavimento: Francesco Riccioli. Entità Sonore: Claudio Bandello, Marco Montanari. Editing suono: END. Fonica: Giancarlo Bianchini. In scena: Enrico Casagrande, Katiusha Fantini, Tommaso Maltoni, Daniela Nicolò, Cristina e Daniela Negrini, Monica Pratelli, David Zamagni. Verona, Progetto “Prototipo” organizzato da Fanny & Alexander, Masque Teatro, Motus, Teatrino Clandestino e Interzona in collaborazione con “Biennale di Venezia – settore Teatro”, Stazione Frigorifera Specializzata Interzona – Ex Magazzini Generali, 7 ottobre 1999.

 

Êtrangeté. Lo sguardo azzurro

Evento speciale per il Festival di Santarcangelo.
Regia e musiche: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Giancarlo Bianchini, Enrico Casagrande, Tommaso Maltoni, Cristina e Daniela Negrini, Daniela Nicolò, David Zamagni, Mackita. Santarcangelo di R., “Santarcangelo dei Teatri”, Palazzo Cenci, 3 luglio 1999.

 

étrange (être-ange)

Performance/installazione ispirata alle Elegie Duinesi di Rainer Maria Rilke. Regia: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, David Zamagni. Allestimento: AZT. Musiche: Enrico Casagrande. In scena: Enrico Casagrande, Cristina Negrini, Daniela Nicolò, David Zamagni. Milano, “Teatri 90”, Teatro Franco Parenti, 5 febbraio 1999.

 

Aureole

Performance. Regia e musiche: Enrico Casagrande. In scena: Daniela Nicolò e David Zamagni. Urbino, “Teatri Altrove”, sala del Maniscalco, 1 dicembre 1998.

 

Overhead Orpheus

Spettacolo conclusivo del workshop ispirato ai Sonetti ad Orfeo di Rainer Maria Rilke.
Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Cura: Mirella Violato, Maia Salkic. Suoni: Giancarlo Bianchini. In scena: Mirza Pasic, Miralem Musabegoric, Sead Zuhric, Ramajana Denanovic, Meida Supuk, Adriana Gligorijevic, Tatiana Mazali, Duarte Barrilaro Ruas, Cristina Negrini, Susanna Scarpa, David Zamagni, Giancarlo Bianchini. Sarajevo, “Biennale Giovani Artisti d’ Europa e del Mediterraneo”, Skenderje, 8 ottobre 1998.

 

Merry go Round

Performance ispirata ad Orlando Furioso. Di: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, David Zamagni. Scene e musiche: AZT + END. Luci: Enzo Fascetto Sivillo. In scena: Giancarlo Bianchini, Enrico Casagrande, Cristina Negrini, Daniela Nicolò, David e Cristina Zamagni. Milano, “Subway”, Galleria Vittorio Emanuele, 23 giugno 1998.

 

O.F. ovvero Orlando Furioso impunemente eseguito da Motus

Di: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, David Zamagni. Scene e musiche: AZT + END. Luci: Enzo Fascetto Sivillo. In scena: Giancarlo Bianchini, Enrico Casagrande, Cristina Negrini, Daniela Nicolò, David e Cristina Zamagni. Milano, “Teatri ‘90”, Rotonda della Besana, 20 febbraio 1998.

 

Blur

Installazione/performance a cura di Motus per le Lavanderie Automatiche Onda Blu. Milano, Bologna, Rimini, 16 ottobre 1997.

 

Tracce verso Orlando Furioso

Di: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, David Zamagni. Scene e suono: AZT + END. Luci: Enzo Fascetta Sivillo. Musiche: LOST LEGION. In scena: Giancarlo Bianchini, Enrico Casagrande, Cristina Negrini, Daniela Nicolò, David e Cristina Zamagni.
TK. n.1. Rimini, “Iperbolica”, QUICK , 31 maggio 1997;
TK. n.2. Asti, “Asti Teatro”, palestra comunale, 4 luglio 1997;
TK. n.3. Volterra, “VolterraTeatro”, palestra Docciola, 24 luglio 1997;
TK. n.4. Bologna, “Bologna Sogna”, Torri di Kenzo Tange, 1 agosto 1997;
TK. n.5. Bergamo, Chiesa Sant’Agostino, 20 settembre 1997;
TK. n.6. Urbino, “Teatri Altrove”, Rampa di Palazzo Ducale, 6 dicembre 1997.

 

Expeau

Performance per il centro Sociale Occupato Conchetta. Cura: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Suono: AZT. In scena: David e Cristina Zamagni. Milano, CSO Conchetta, 22 marzo 1997.

 

Radio Trance

Allestimento scenografico e cura delle luci per il concerto/rave di Mau Mau, Omega Tribe e Gnawa. Torino, “Salone della Musica”, Lingotto, 10 ottobre 1996.

 

Catrame

Ispirato alla Mostra delle atrocità di James G. Ballard.
Regia: Enrico Casagrande. Scene e suoni: AZT. Immagini: Barbiturici. Grafica e collegamenti: Daniela Nicolò. In scena: Giancarlo Bianchini, Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, David e Cristina Zamagni. Longiano, Teatro Petrella, 19 aprile 1996.

 

Maremmosso

Performance di Daniela Nicolò per voce e computer LC630. Tredozio (FC), “Giardini”, 16 agosto 1995.

 

Crash

Installazione/performance dedicata a James G.Ballard. A cura di: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, David Zamagni. Rimini, Galleria d’Arte Contemporanea (Ex ospedale), 2 agosto 1995.

 

Atti

Installazione super 8. A cura di: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, David Zamagni. Rovigo, Festival Opera prima – Martino Ferrari, 9 giugno 1995.

 

L’occhio belva

Ispirato alle ultime produzioni letterarie di Samuel Beckett.
Regia: Enrico Casagrande. Messa a fuoco: Daniela Nicolò. Grafica del pavimento: Francesco Riccioli. Entità Sonore: Claudio Bandello e Marco Montanari. Super 8: Motus/Sistemi Rudimentali, David Zamagni. In scena: Giancarlo Bianchini, Enrico Casagrande, Nicola Fronzoni, Daniela Nicolò, Sabrina e Simona Palmieri, Monica Pratelli, David Zamagni. Verona, Stazione Frigorifera Specializzata Interzona, Ex Magazzini Generali, 2 dicembre 1994.

 

Strade secondarie

Drammaturgia: Daniela Nicolò. Regia: Enrico Casagrande. Suono: Eugenio Sideri. In scena: Giancarlo Bianchini, Daniela Nicolò, Nicola Fronzoni, David Zamagni, Sabrina e Simona Palmieri. Organizzazione: Cristina Zamagni, Luisa Zani. Roncofreddo (FC), ExCasa del Fascio, 6 settembre 1994.

 

Onda d’urto. Accadimento III.

Drammaturgia: Daniela Nicolò. Regia: Enrico Casagrande. Suono: Eugenio Sideri. In scena: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, Remigiusz Dobrowolski, Alessandro Zanchini, Sabrina e Simona Palmieri. Senigallia, “Senigallia Arte Viva”, 1 agosto 1994.

 

Never see, never find, no end no matter. Accadimento II.

Drammaturgia: Daniela Nicolò. Regia: Enrico Casagrande. Video: Tecniche Blu. In scena: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, Remigiusz Dobrowolski, Alessandro Zanchini, Sabrina e Simona Palmieri. Ravenna, Valtorto Autogestito, 29 maggio 1994.

 

In-giuria. Accadimento I.

Drammaturgia: Daniela Nicolò. Regia: Enrico Casagrande. Musiche: Massimo Casadei Dalla Chiesa. In scena: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, Remigiusz Dobrowolski, Alessandro Zanchini, Sabrina e Simona Palmieri. Bertinoro, Ramo Rosso, 8 aprile 1994.

 

Cassandra. Interrogazioni sulla necessità dello sguardo

Ispirato a Cassandra di Christa Wolf. Drammaturgia: Daniela Nicolò. Regia: Enrico Casagrande. Musiche: Massimo Casadei Dalla Chiesa. In scena: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, Remigiusz Dobrowolski, Alessandro Zanchini, Abdelhak Elbauddiui. San Giovanni in Marignano, “Santarcangelo per Sarajevo”, casa di residenza Motus, 30 ottobre 1993.

 

Kataba

Performance ispirata a Fantasia di Abdel Wahab Meddeb.
Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. In scena: Abdel Kader Bouzaffour, Abdelhak Elbauddiui, Daniela Nicolò, Noureddine, Alessandro Zanchini. Ravenna, “Rassegna In centro c’é spettacolo”, via Matteotti, 6 settembre 1993.

 

Aid. Zona ad alta tensione

Ispirato a testi di Tahar Ben Jelloun ed Assia Djebar.
Drammaturgia: Daniela Nicolò. Regia: Enrico Casagrande. U-topos scenico: Francesco Riccioli. Super 8: Alan Crescente. Suono: Eugenio Sideri. Luci: Simona Palmieri. In scena: Enrico Casagrande, Daniela Nicolò, Alessandro Zanchini. Ravenna, Teatro Rasi, 27 maggio 1993.

 

Sistemi rudimentali

Performance/videoinstallazione.
Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Musiche: Fernando Del Verme. In scena: Emiliano Ceccarini, Daniela Nicolò, Francesco Riccioli, Alan Crescente. Rimini, Ex Chiesa S.Maria ad Nives, 4 dicembre 1992.

 

Ripartire da lì

Ispirato a Testi per nulla di Samuel Beckett.
Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Musiche: Fernando Del Verme. In scena: Emiliano Ceccarini, Daniela Nicolò, Francesco Riccioli, Alan Crescente. Ravenna, “Rassegna in centro c’è spettacolo”, centro storico, 16 settembre 1992.

Strada principale e strade secondarie

Ispirato a Paul Klee e Samuel Beckett. Regia: Enrico Casagrande. Musiche: Fernando Del Verme, Domenico Filizzola, Coco. In scena: Emiliano Ceccarini, Daniela Nicolò, Francesco Riccioli. Forlì, “Festival Sogni Onomatopeici”, Palestra di Piazzale della Libertà, 31 marzo 1992.

 

Stati d’Assedio

Ispirato a Lo stato d’assedio di Albert Camus.
Regia: Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Musiche: Roberto Galvani. In scena: Alessandra Carlini, Enrico Casagrande, Emiliano Ceccarini, Daniela Nicolò, con le partecipazioni di Marco Bertozzi, Mimmi Bertozzi, Riccardo Maneglia. Rimini, Cortile degli Agostiniani, 8 marzo1991.

Rassegna stampa

Su FRANKENSTEIN (A LOVE STORY)

 

Frankenstein (a love story) è propriamente «une valse à trois temps» giocata fra la veglia e il sonno,
fra tre figure che finiscono per sovrapporsi. «Io contengo Victor che contiene la Creatura che contiene Mary Shelley che contiene Victor» e così via, come inquelle bamboline russe che stanno l’una dentro l’altra. Ma a chi appartiene quell’io? Alla fine sono tutti e tre sul palco, accomunati dalla maschera di un mostro che rivendica il diritto di avere un’altra compagna simile a lei, il diritto a riprodursi liberamente. Siamo simbionti su un pianeta simbiotico, avevano già detto. Cosa distingue l’umano dalle altre creature biologiche? Cosa lo distingue dalle macchine? Forse è tempo per una nuova specie, dare vita alla materia inanimata, pensare una macchina artificiale capace di crescere, di moltiplicarsi. Forse è l’ultima porta che si apre di fronte allo spettatore.

Gianni Manzella – Il Manifesto – 21 ottobre 2023

 

 

I Motus hanno continuato a sfidare la coscienza e i pregiudizi del proprio pubblico sui temi della diversità e dell’identità con spettacoli immaginosi e radicali, come questo Frankenstein (a love story)(..) che rilegge
la leggenda del mostro inventato in laboratorio dallo scienziato Victor Frankenstein a partire dal poderoso  romanzo di Mary Shelley. Filosofica e fantascientifica, visionaria e (quasi) tecnologica, quella storia si intreccia nel lavoro dei Motus all’inquieta, complessa e spesso dolorosa biografia dell’autrice, e ai recenti gender studies, alla filosofia postumana, alle teorie dell’interspecismo, fusi in una drammaturgia di Ilenia Caleo.

Anna Bandettini – La Repubblica – 20 ottobre 2023

 

 

In questo gioco di specchi, la compagnia riminese inserisce tutta una serie di visioni scientifico-antropologiche e fantascientifiche – tramite il lavoro di riscrittura drammaturgica, come quelle della filosofa Donna Haraway, capo-scuola della teoria cyborg (una branca del pensiero femminista che studia il rapporto tra scienza e identità di genere) o di Lynn Margulls, la biologa ideatrice della “Teoria endosimbiotica”, visioni volte a integrare e sbalzare il mito di Frankensteinin un “qui e ora” totale, trasformandolo in un’opera immersa nella follia del mondo, un’opera-corpo sulla quale si riflettono tutti gli incubi di una realtà che, purtroppo, non fatica più a contenerli, tanto ne è invasa e impregnata. Una realtà in cui sempre di più le creature umane e di altre specie che non hanno potere, possedimenti, denaro non hanno nemmeno diritti. Alla fine, il vero e unico mostro in questa storia è l’egotismo.

Alessandro Fogli – Corriere Romagna – 17 ottobre 2023

 

 

Il termine «mostro» deriva dal latino «monstrum», che significa, secondo il vocabolario Treccani,
«prodigio», «fatto o fenomeno portentoso, eccezionale, in senso sia positivo sia negativo» (…) Voglio dire, insomma, che credo che «Frankenstein (a love story)» – ideazione e regia di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, drammaturgia di Ilenia Caleo – si fondi, con acume e inventiva straordinari, su questa presa di posizione, ad un tempo sorprendente e convincente: il «mostro», qui, è l’atto creativo dell’artista, considerato sia nel punto del concepimento che nel punto dell’effettuazione.
Si tratta, pressoché superfluo aggiungerlo, di una presa di posizione assolutamente fondata: stante il fatto che la storia della Creatura e del suo creatore non si svolge naturalmente, ossia di per sé, ma risulta sempre dalla mediazione di qualcuno.

Enrico Fiore – Controscena.net – 14 ottobre 2023

 

Rassegna stampa FRANKENSTEIN (a love story)


 

 

Su TUTTO BRUCIA

“Un rito maieutico di rinascita, nel quale Ecuba e le donne di ieri e di oggi si fanno levatrici attraverso il proprio dolore.
È il parto simbolico di una vita nuova che sembra scaturire dall’ammasso di cenere che invade il palcoscenico e dalla metamorfosi – in animale, pietra, aria – necessaria per sopravvivere a un dolore che supera i limiti umani. Spettacolo complesso, che mette alla prova e può respingere. Un rischio che la compagnia Motus si prende, convinta – ed è un bene – che il teatro non debba solo rasserenarci, ma anche portarci sull’orlo del precipizio e farci guardare in basso. Per poi uscire a riveder le stelle.

Alessandra Agosti – Giornale di Vicenza – 15 novembre 2022

 

“Con ogni nuova creazione dei Motus, ci sono questioni che rimangono e che perseguono attraverso la risorsa teatrale come attivismo politico e poetico. La tragedia dei migranti è uno di questi temi. […] Una pièce teatrale che porta con sé un manifesto transfemminista, annunciato alla fine da Ecuba (Silvia Calderoni), dove si apre la possibilità di un nuovo mondo, fondato e cresciuto da donne forti, con voce e molto da dire. È anche un inno alla trasformazione, alla riconnessione con la natura, all’attaccamento a quelle questioni vitali che fanno parte del paesaggio del pianeta che stiamo distruggendo.”

Claudia Galhós – Expresso – 5 ottobre 2022

 

“Una rappresentazione lunare, perché forse abbiamo trasformato il mondo in un luogo inabitabile come la luna. Uno spettacolo che prende spunto da Le Troiane di Euripide per dire qualcosa sull’oscurità del nostro mondo. Motus è una delle compagnie più interessanti sulla scena europea. Realizza pezzi cupi e animaleschi, spettacoli che sono concerti, danze infuocate.”

Javier Hernando Herráez – Teatron – 28 settembre 2022

 

“Con Jim Morrison la tragedia ha incontrato il rock. Motus agguantò Nick Cave per il mito, scosse Artaud per darci Antigone, e ora Tutto brucia che Enrico Casagrande e Daniela Nicolò estraggono da Le Troiane di Euripide con parole pure di Sartre è un autorevole falò scenico e sonoro.”

Rodolfo di Giammarco – La Repubblica – 16 settembre 2021

 

“In Tutto brucia le due interpreti si fanno portatrici di epigrafi tensive, di una gestualità fonetica ipertrofica e rovinosa che mostra la nudità dei corpi e la loro resa al destino.”

Paolo Ruffini – liminateatri – 26 settembre 2021

 

Rassegna stampa TUTTO BRUCIA


Su RIP IT UP AND START AGAIN

“Nasciamo già dentro a un flusso di immagini, parole e suoni dove tutto è già merce ed è già significante. Nulla è più autentico eppure nulla è irrimediabilmente perduto. Perché la grande scommessa di Rip It Up and Start Again è proprio che in mezzo a tutto questa passione retro sia possibile comunque trovare un desiderio di qualcosa di assolutamente nuovo e singolare”.

Pietro Bianchi  Dinamo Press  07 giugno 2019

 

“I Motus non si pongono come veterani teatranti dal sapere taumaturgico, ma coabitano la scena […] e cooperano alla scrittura al pari degli allievi. Non veicolano i corpi dei giovani in una modalità recitativa, non li inscatolano in un prodotto vendibile: lasciano che siano sé stessi, che si offrano nella semplicità di un quotidiano dirompente”.

Luca Sant’Ambrogio  Krapp’s Last Post – 12 giugno 2019

 

“Si avvicendano i 15 giovani attori al microfono, ci mettono la faccia e la voce per far risuonare tutta l’irruenza di una gara all’ultimo karaoke che mette in palio il premio più ambito: l’affermazione di sé, la lotta per l’esistenza e la trasgressiva resistenza”.

Alessandra Pace – Milano Teatri  10 giugno 2019

 

Rassegna stampa RIP IT UP AND START AGAIN

 


Su PANORAMA

 

“Un crogiuolo meraviglioso di etnie e culture, sono tutti migranti. Tratti somatici mescolati rimbalzano sugli schermi, al centro e sui due lati, mentre ferve l’attività ai tavoli posti ai lati della scena. Il mondo intero si compone. Fino a rendere la sostanza di Panorama un grido politico per il diritto della persona ad essere ciò che sente di essere, lì dove vuole”.

Mariateresa Surianello – Il Manifesto – 03 novembre 2018

 

“Un’intelligenza corrosiva che rivendica la libertà di transizione, il diritto alla non-appartenenza e alla nostra condizione irrimediabilmente mista e dichiara che un luogo già garante di questa libertà c’è ed è il teatro, spazio per antonomasia di nomadismo dell’io, di identità molteplici e complesse, senza frontiere e luogo di accoglienza”.

Anna Bandettini – la Repubblica – 06 maggio 2018

 

“Ci insegnano fin da bambini, se siamo fortunati, che gli individui non sono mai solo la somma delle loro parti biologiche e sociologiche. Ma raramente ho visto un esempio più caloroso e coinvolgente di questa ribellione alla statistica di quello offerto da Panorama. […] Si lascia sempre una produzione di Motus con la sensazione di aver passato del tempo in mezzo a una folla che si va continuamente moltiplicando. Ogni persona in scena contiene moltitudini. […] In Panorama uno strip-tease implica inevitabilmente il togliersi di dosso un’infinità di strati. Ma arrivare alla pelle nuda non è nemmeno lontanamente la fine del processo. La forma, la consistenza, il colore di quella pelle potrebbero offrire qualche indizio sulla persona che ne è racchiusa. Ma arrivati a questo punto si è imparato – molto più profondamente di quanto qualsiasi corso di etica potrebbe insegnare – che le superfici sono solo l’inizio, e che le pelli sono fatte per essere lasciate cadere e mutare.”

Ben Brantley – The New York Times – 12 gennaio 2018

 

“Motus torna in uno dei suoi luoghi preferiti, La MaMa nell’East Village, per considerare la possibilità di un mondo non incatenato dal nazionalismo – e, diavolo, anche dalla nozione stessa di nazione – nello spettacolo-performance Panorama, dalla costruzione a macchia d’olio, che suggerisce che migrare è semplicemente fare quello che viene naturalmente”.

Ben Brantley – The New York Times – 11 gennaio 2018

 

“Motus, come punto di riferimento della narrazione della verità contemporanea, è feroce e risoluto”.

Bob Schuman – Stage Voices – 11 gennaio 2018

 

“Animazione, danza, musica e patatine cheetos danno vita a un mondo infinitamente immaginativo, dominato dalla curiosità invece che dai confini. Panorama culmina in un affascinante e vertiginoso palinsesto di scambio di corpi, lasciando il pubblico allegramente incerto di dove questi corpi iniziano e finiscono”.

Adil Mansoor – Contemporary Performance – 10 gennaio 2018

 

“Lo spettacolo usa tecnologia complessa (proiezioni video che combinano immagini riprese in diretta e filmati registrati) in un modo che risulta organico per tutto il tempo, ma contiene anche molti momenti decisamente frammentari. Questo paradosso produce del teatro incredibile”.

YesBroadway – 7 gennaio 2018

 

Rassegna stampa PANORAMA

 


Su ÜBER RAFFICHE (nude expanded version)

 

“Come i bambini che finiscono per non distinguere tra realtà e finzione, fondando arte e vita nell’immaginazione, così in « Über Raffiche » lo spettatore resta incantato e incapace di fare un gesto, in apparenza logico : alzarsi dopo aver notato che siamo al secondo o terzo giro della stessa azione. […] Insomma, si resta prigionieri della drammaturgia e ci si augura che non finisca mai. Un esempio di quella magia da adulti che solo il teatro può creare, perché solo il teatro mette in rapporto diretto le emozioni dei performer con quelle del pubblico”.

Wlodek Goldkorn – L’Espresso – 17 Luglio 2017

 

“L’attesa è colorata di un climax crescente, probabilmente mai portato alle estreme conseguenze, eppure con un acme e una fine. Questi due elementi così opposti alla meravigliosa e infinita attesa sospesa, al gustoso e insaziabile ritmo crescente, generano una rottura completamente discordante dall’effetto del loop”.

Manuela Rossetti – Krapp’s Last Post – 19 Settembre 2017

 

“La complessità dell’atlante delineato dallo sguardo e dalla scrittura dei MOTUS incontra una scelta registica decisa che fa della ripetizione, della stereotopia motoria, dell’ironia, e dell’iperrealismo i suoi punti di forza. […] L’abilità delle attrici di destreggiarsi tra gli elementi della partitura, i tempi della sceneggiatura, il ritmo della musica e le reazioni del pubblico ipnotizza e lascia gli spettatori ancorati alle sedie”.

Joele Sahel Schiavone – L’Amletico – 14 Settembre 2017

 

Rassegna stampa ÜBER RAFFICHE

 


Su MDLSX

 

“Silvia Calderoni dev’essere fatta di mercurio, o di qualche improbabile elemento liquido ancora da scoprire. Sicuramente nessun corpo composto di materia mortale potrebbe subire le imprevedibili trasformazioni ottenute da questa eccezionale attrice in MDLSX. Un lavoro che mescola le percezioni, ad opera della rivoluzionaria compagnia teatrale italiana Motus”.

Ben Brantley – The New York Times – 10 Gennaio 2016

 

“Mi sono innamorata di un lirismo patinato che riluce di riflessi fluorescenti, di colori polposi e inebrianti; mi ha sedotta l’intimità esplosa e avvolgente che sottomette la distrazione, la imbavaglia e la costringe a guardare”.

Lucia Medri – Teatro e Critica – 4 Settembre 2015

 

“Motus lavora sulle odierne faglie aperte in un denso tessuto storico e culturale, mentre tentano di ripensare gli strumenti e le pratiche del teatro […]. I tratti del personaggio di Silvia si dissolvono in un personaggio teatrale, il cui genere è mutevole, perché è a questo che l’attore si è sottoposto sin dall’alba dei tempi. […]. Motus e Silvia Calderoni ci ricordano con sconcertante forza che, una volta calato nel personaggio, l’attore non è né maschio né femmina”

Jean Louis Perrier – Mouvement – 4 Agosto 2015

 

“Su quel piano inclinato si scivola verso un cuore di tenebra che dice la difficile conquista di una propria identità, fuori da stereotipi e pregiudizi. Ecco come si può fare teatro in modo politico”.

Gianni Manzella – Il Manifesto – 25 Luglio 2015

 

“Un lavoro sui confini, la musica, il corpo, il vischioso sé, l’immagine proiettata in un tondo sul fondale , che riprende e svela particolari, come nel glorioso Rooms, che devia, porta altrove, un darsi tra verità e finzione, tra spreco e calcolo, che chiede allo spettatore di lasciarsi incendiare, contagiare, di mettere ordine nelle sensazioni forti, negli stimoli concettuali, altrettanto forti, negli schiaffi esistenziali, negli incerti confini”.

Massimo Marino – Doppiozero.com – 23 Luglio 2015

 

“…il pubblico resta ipnotizzato, commosso, stupito, non tanto per l’indubbia bellezza formale di quello che si vede sul palcoscenico, ma per il coraggio, estremo e radicale della performer. E anche per la sua bravura; che unisce la spontaneità quasi animalesca (da sempre la cifra della Calderoni) con un controllo quasi maniacale di ogni gesto e movimento[…]. Non è esibizionismo, ma al contrario una messa in gioco radicale (ma senza autolesionismo come talvolta accade in questo tipo di messe in scena) della propria identità di genere”.

Wlodek Goldkorn – L’Espresso – 22 Luglio 2015

 

Rassegna stampa MDLSX

 


Su NELLA TEMPESTA

“[…] la compagni teatrale Motus è la più veramente rivoluzionaria in città. […] Nella Tempesta è un grido a gola spiegata ai giovani delusi ad alzare i loro posteriori collettivi, scuotersi dalle loro catene e fare qualcosa. Ideato e diretto da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, questa produzione trasforma un cast di sei persone e un assortimento di coperte in un giovanemoto di 80 minuti che probabilmente lascerà scossi e sconvolti anche gli spettatori più cinici”.

Ben Brantley – The New York Times – 12th December 2014

“Non convenzionale e provocatorio, per alcuni irriverente per i più coinvolgente, poetico ed emozionante: in una parola Motus con Nella Tempesta porta in scena l’ultima tappa di un percorso creativo internazionale in perenne bilico tra passato e futuro, e dove il ricorso ai capolavori classici serve per riflettere sulle deformazioni del presente”.

Roberto Canavesi – TeatroTeatro.it

“Motus la lezione del Living l’ha assimilata ma l’ha anche resa pertinente all’ambiente culturale e mediale contemporaneo”.

Laura Gemini – Dars

 

“Un atto di resistenza per non perdersi in questa maledetta tempesta”.

Paolo Cervone, Il Corriere della Sera

 

Rassegna stampa NELLA TEMPESTA

 


Su SYRMA ANTIGONES

 

“I Motus, in questo senso, sembrano essersi realmente posti in ascolto, sembrano capaci di avvertire questa disponibilità come nuova urgenza e sanno esplicitarla, sia leggendo il mondo coi mezzi di un’autentica ricerca teatrale, sia cercando di capire, e di chiarire, quale possa essere la posizione in questo mondo tanto di loro stessi […] quanto delle giovani generazioni che a questo mondo si volgono proponendo nuove chiavi di lettura e nuovi linguaggi artistici”.

Paolo Randazzo – Dramma.it – 13 agosto 2010

 

“Per me la più grande rivelazione quest’anno è la feroce compagnia teatrale Motus, il cui Too Late! (antigone) contest #2 prende una serie di ingredienti logori (esercizi sugli animali da scuola di recitazione, interpretazione moderna di un testo classico, meta-commento) e li mette in scena con tali slancio e abilità che risultano freschi. Recitato (con sopratitoli) da due spavaldi performers, Silvia Calderoni e Vladimir Aleksic, asciuga la tragedia greca fino a uno spettacolo dagli alti rischi comunicati con viscerali gesti teatrali. Comincia da un abbraccio molto stretto che in un istante incapsula il misto di amore e violenza che caratterizza le relazioni sul palco”.

Jason Zinoman – New York Times – 12 Gennaio 2011

 

“Assediano non-luoghi nelle periferie oppure mettono in scena diverse espressioni di rabbia politica, da Genet, Pasolini e Fassbinder ad Antigone oggi. Dissezionano i testi, li frammentano, il meglio per far parlere gli eventi che stanno scuotendo il nostro mondo. La compagnia italiana Motus ci sta facendo domande dirette”.

Bruno Tackles  – Mouvement – Ottobre-Dicembre 2010

 

“Rifiutando di fare un teatro al riparo dal mondo o di assumere che “l’esterno non esiste”, Motus adatta la sua ricerca formale al deterioramento dell’esplosiva situazione politica e sociale del momento, rendendo il teatro un luogo di memoria per la riflessione tanto quanto per l’azione. Essendo divenuti creatori della scena europea che non possono essere ignorati, i membri della compagnia Motus, poeti dell’urgenza, vanno visti al più presto!”.

Catherine Robert – La Terrasse – Febbraio 2011

 

Rassegna stampa SYRMA ANTIGONES

Premi

2021 – Motus vince il prestigioso Premio della Critica dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro

 

 

Ottobre 2020 – MDLSX vince il premio Anima 2020 | sezione teatro “Un riconoscimento ad una performance che, attraverso un assolo di parole e corpo, ha il merito di affrontare un discorso tanto attuale quanto ancora tabù: quello sul corpo, sull’identità di genere, e sulle gabbie concettuali dentro le quali tendiamo a categorizzare le persone.”

 

 

Dicembre 2018 – Enrico Casagrande e Daniela Nicolò sono nominat* per la miglior regia per Panorama ai premi UBU 2018

 

 

Luglio 2018 – New York: Panorama è nominato per Outstanding Innovative Design e Outstanding Performance Art Production all’Innovative Theatre Award

 

 

Ottobre 2017 – Sarajevo: Silvia Calderoni vince il premio alla miglior performer per MDLSX al Festival MESS.

 

 

Settembre 2017 – Dublino: Silvia Calderoni vince il premio alla miglior performer per MDLSX al Dublin Fringe Festival.

 

 

Marzo 2017 – Barcellona: Recomana assegna a MDLSX il Premis de la Crìtica 2016 come miglior spettacolo internazionale visto in Catalogna.

 

 

Dicembre 2016 – Bologna: MDLSX riceve il premio dello spettatore come miglior spettacolo dell’anno da Teatri di Vita.

 

 

Dicembre 2016 – MDLSX è selezionato come uno dei migliori dieci spettacoli di danza dell’anno in Brasile dalla rivista Jornal O Globo.

 

 

Maggio 2014 – Parigi: Nella Tempesta è finalista al Prix Du Souffleur

 

 

Aprile 2014 – Premio Turroni Città di Cesena per il teatro a Silvia Calderoni

 

 

Novembre 2012 – Montréal: Associazione Critici Teatrali del Quebec (AQCT) attribuisce ad Alexis. Una tragedia greca un premio come miglior spettacolo straniero, per la stagione 2011-2012. Motivazione: Questo teatro, intensamente legato all’attualità sociopolitica e nel contempo alla figura atemporale di Antigone, ci ha fortemente scosso. I registi hanno osato mettere in scena i loro dubbi, i loro interrogativi e nello stesso tempo mostrare e far capire il processo di elaborazione dell’opera. Esprimiamo il nostro vivo apprezzamento per il modo in cui questa rappresentazione faceva eco alla situazione del Québec, collegando in modo concreto e simbolico, a tratti molto commovente, la Primavera “érable”- quella del Québec)- alle manifestazioni popolari dell’intero pianeta.

 

 

Marzo 2010 – Milano: Silvia Calderoni vince il Premio UBU 2009 come miglior attrice under 30.

 

 

Dicembre 2007 – Rimini: Motus riceve il Sigismondo d’oro 2007, il riconoscimento ai cittadini riminesi che hanno onorato la città con la propria attività. Motivazione: Per avere costruito, partendo dalla matrice culturale della Città e con un lungo lavoro, un gruppo significativo nel panorama del teatro contemporaneo che dialoga costantemente con esso e fuori di esso; Per la singolarità del linguaggio e delle parole, espressioni particolari con le quali i Motus affermano una propria poetica a livello internazionale; Per avere portato nel mondo il nome di Rimini legandolo all’arte degli spettacoli teatrali.

 

 

Dicembre 2002 – Milano: la Giuria dei Premi Ubu attribuisce a Motus il Premio Ubu Speciale per “il gioco di sdoppiamento delle immagini e del racconto nell’evoluzione del Progetto Rooms”.

 

 

Novembre 2000 – Milano: la Giuria dei Premi Ubu attribuisce il Premio Ubu Speciale al progetto “Prototipo”: “Il progetto prototipo autogestito da Fanny&Alexander, Masque Teatro, Motus e Teatrino Clandestino a Interzona di Verona, nell’ambito della Biennale di Venezia, per la pianificazione e lo svolgimento di una proficua esperienza di collaborazione fra giovani compagnie teatrali in uno spazio straordinario”.

 

 

Dicembre 1999 – Milano: la Giuria dei Premi Ubu attribuisce a Motus il Premio Ubu Speciale: “Per la coerenza testarda e creativa di una ricerca visionaria nel ridisegnare spazi e filtrare miti attraverso uno spasmodico uso del corpo e il recupero di materiali degradati e quotidiani sull’onda trascinante della musica”.

 

 

Giugno 1999 – Napoli: Premio attribuito annualmente dalla rivista Lo Straniero ai giovani talenti emersi nel campo dell’arte e della scienza. A Motus viene attribuito il premio con la seguente motivazione: “Dopo prove interessanti e provocatorie, ha messo in scena Orlando Furioso che, secondo un’estetica visivo-sonora brillante, memore delle origini romagnole (da Fellini a Casadei) ma anche partecipe di un immaginario postmoderno che va dal fumetto alla fotografia alla pittura alla moda, ha affrontato una lettura ironica della ‘crisi del maschio’ particolarmente segnata da Deleuze e altri analisti della nostra bizzarra e stravolta contemporaneità”.

 

 

Maggio 1999 – Riccione: nell’ambito del Video-festival Riccione TTV la giuria di Concorso Italia attribuisce a Motus il Premio di Produzione per il video Orlando Furioso, rielaborazione video dello spettacolo O.F. ovvero Orlando Furioso.

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