Grazie alla collaborazione con professionisti della conservazione di beni culturali e delle tecnologie digitali, abbiamo l’opportunità di rendere accessibile l’archivio storico della compagnia teatrale Motus che documenta oltre trent’anni di produzioni teatrali attraverso video, documenti sonori, testi, fotografie e materiali grafici, sedimentati nel tempo in forma non ordinata, già oggetto di numerose richieste da parte di studenti e accademie, anche estere. Per raggiungere tale obiettivo, il progetto verrà curato da un archivista della Biblioteca civica Gambalunga di Rimini in collaborazione con il team Motus e con 4Science per la parte tecnologica di creazione dell’ambiente di pubblicazione e ricerca dei dati.
Tutto questo materiale andrà a comporre una libreria digitale e un archivio fisico – che potrà essere conservato in parte alla Biblioteca Gambalunga e in parte presso Casa Motus – Progetto Tito che si propone nei prossimi anni di trasformare una casa colonica di circa 400 mq nell’entroterra romagnolo (San Giovanni in Marignano), in un centro culturale per iniziative artistiche e pedagogiche di dialogo fra arte e paesaggio rurale.
L’archivio potrà essere di grande utilità per tutti quegli studiosi e appassionati che frequentemente richiedono il materiale relativo alle produzioni passate della compagnia, per dare un contributo culturale alla comunità e a chi a sua volta abbia il desiderio di assimilare e condividere l’esperienza del teatro contemporaneo, la consapevolezza sulle tematiche affrontate da Motus in tutti questi anni nonché la poetica e il modus operandi; il lavoro di creazione dell’archivio potrà inoltre rappresentare un’occasione di formazione per studenti universitari/dottorandi/ricercatori che vorranno partecipare a parte del o tutto il percorso, grazie anche al sostegno dell’Università di Urbino Carlo Bo e dell’Università Iuav di Venezia.
La realizzazione di questo archivio, oltre che rendere accessibile la storia di Motus, pone l’accento sulla messa in sicurezza del materiale “storico” garantendo la conservazione e la durabilità nel tempo delle memorie digitali; risponde inoltre alle esigenze di inclusione delle persone con disabilità nella progettazione o nel riadattamento della struttura, degli ambienti e dei servizi digitali e sarà in grado di dare un contributo ecologico con una gestione online garantita allo scopo di ridurre il consumo energetico per un approccio “verde”.
La Biblioteca civica Gambalunga, partner del progetto, a cui Motus intende donare il proprio fondo archivistico, ha sede a Rimini in via Gambalunga 27. Trae le sue origini dal lascito del giureconsulto riminese Alessandro Gambalunga, che alla morte, avvenuta nel 1619, lasciò al Comune di Rimini il palazzo e la sua “libreria” per uso pubblico. Oggi la Biblioteca possiede oltre 300.000 volumi, di cui 60.000 antichi, circa 1.350 codici manoscritti, 6000 stampe, 2.400 periodici, oltre 4000 DVD, circa un milione e mezzo di immagini fotografiche su diversi supporti. Tra le attività della Gambalunga sono comprese l’incremento del patrimonio documentario e la sua corretta conservazione e fruizione. L’acquisizione e la valorizzazione dell’Archivio Motus da parte della Biblioteca Gambalunga vuole essere un contributo alla conoscenza del mondo dello spettacolo attraverso le fonti documentarie che sono testimonianza della storia del teatro contemporaneo e parte della storia della cultura locale e nazionale. Mara Sorrentino, referente per la Biblioteca Gambalunga, si occuperà della della consulenza archivistica e del coordinamento delle attività di catalogazione.
4Science SPA, altro partner del progetto che ne curerà l’aspetto di innovazione tecnologica, è una società con sede in Italia, quotata in Borsa, fondata nel 2015 per supportare università, istituti di ricerca e organizzazioni culturali di tutto il mondo nella gestione e realizzazione di progetti digitali. Fa parte del Gruppo Itway, quotato alla Borsa Italiana dal 2001, attivo nel settore IT da 25 anni. I suoi settori di intervento sono: repository istituzionali e della ricerca (con la piattaforma DSpace- CRIS), digital libraries per biblioteche, musei, archivi, gallerie (con DSpace-GLAM), digital curation e digital preservation. 4Science aderisce agli standard metodologici e scientifici riconosciuti dalle comunità internazionali, il suo team ha lavorato e lavora alla definizione degli open standard e alla loro diffusione in collaborazione con le grandi community che sviluppano piattaforme e strategie open source. L’intensa partecipazione a più livelli del personale di 4Science permette alle istituzioni che utilizzano i servizi e le competenze del team, di conoscere e proporre soluzioni innovative e sviluppi futuri dell’applicativo stesso.
Progetto finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU