La Vaga Grazia è un’allegoria, la manifestazione di qualcosa di non materiale.
Nella performance assistiamo a prismatiche vicinanze; l’epica che si va a compiere non è fatta di gesti terreni e non ha una narrazione riconoscibile all’infuori di quella delle relazioni.
Il tentativo è di far affiorare in scena la particolare forma di confidenza dei corpi e delle menti occupate in difficili imprese, lavorando una forma di libertà che permette alla zona del verosimile di essere intravista.
Una fitta rete di suoni e regole permette alla delicata materia spirituale – di cui è pieno un corpo in viaggio – di essere vista, o percepita: la visione come forma narrativa dell’impresa verso l’ignoto, verso una scoperta che in realtà si rivolge all’interno in un movimento speculare del tutto intimo, unico e non riducibile.
La performance si ispira al romanzo Il Monte Analogo ed alla figura del suo autore, René Daumal.
L’unico romanzo al mondo (si dice) che si conclude con una virgola, e lì mi pare di percepire il pendolo tra il visibile e l’invisibile che mi interessa provare sulla scena e il proseguimento della scrittura del corpo. Un vuoto che non va riempito ma attivato.
Bio
Eva Geatti
Ha studiato arte. Disegna, fa performances e costruzioni.
Nel 2003 con Nicola Toffolini fonda la compagnia teatrale Cosmesi con la quale partecipa a diversi festival italiani (Drodesera, Santarcangelo, Crisalide, Short Theatre) e all’estero (Mosca, Uppsala, Tehran). Ha lavorato per compagnie di ricerca come Masque Teatro, Motus, Ateliersi, Teatrino Clandestino, ha suonato la fisarmonica sul tetto dell’Angelo Mai, ha insegnato regia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, un laboratorio allo IUAV a Venezia, ha costruito l’altare dei fumogeni per Ateliersi, accompagnato un gruppo di “Detective Selvaggi” con Silvia Bottiroli per un anno, ha disegnato la copertina del disco di BeMyDelay, si è ingessata una gamba a Fuckups il festival dell’inspiegabile, ha fatto le pirouettes per Jérome Bel alla Biennale di Venezia, ha lavorato come assistente per video in stop-motion, murales e costruzioni di altri artisti. Ha fatto due mostre personali dai titoli bizzarri a Bologna e Santarcangelo, l’aiuto regia per uno spettacolo di Giuliana Musso, tiene laboratori di teatro e non solo nelle scuole, come con Ert per il progetto Fuori curato da Silvia Bottiroli. Ha pubblicato i suoi testi poetici all’interno della guida sul Friuli Venezia Giulia La regimentazione delle acque e Cuccioli di drago, ha organizzato le Conferenze Santarcangioline, un workshop su Trap e Romanzo russo con Dario Moroldo, ed è parte del progetto musicale DonnaCirco.
E’ artista associata di Spazio Kor (Asti) per i prossimi due anni. Il suo ultimo lavoro con Cosmesi è stato incidere un disco pop e poi scavare un buco, mentre nel 2022 ha debuttato la sua prima regia dal titolo La vaga grazia.