Io ero benevolo e buono;
l’infelicità ha fatto di me un demonio.
(Frankenstein, Mary Shelley 1818)
Questa performance è il preludio al secondo movimento del nostro progetto sulla mostruosità che si intitolerà “Frankenstein (a History of Hate)” e debutterà nel 2025.
Daemon è uno dei tanti termini negativi con cui viene appellata la creatura nel Frankenstein di Mary Shelley…
(𝙈𝙞𝙨𝙚𝙧𝙖𝙗𝙡𝙚 𝙈𝙤𝙣𝙨𝙩𝙚𝙧 – 𝘿𝙚𝙢𝙤𝙣𝙞𝙖𝙘𝙖𝙡 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙨𝙚 – 𝙃𝙞𝙙𝙚𝙪𝙨 – 𝙐𝙜𝙡𝙮 – 𝘿𝙚𝙫𝙞𝙡 – 𝙑𝙞𝙡𝙚 𝙞𝙣𝙨𝙚𝙘𝙩 – 𝘿𝙖𝙚𝙢𝙤𝙣 – 𝘼𝙗𝙝𝙤𝙧𝙧𝙚𝙙 𝙢𝙤𝙣𝙨𝙩𝙚𝙧 – 𝙒𝙧𝙚𝙩𝙘𝙝𝙚𝙙 𝙙𝙚𝙫𝙞𝙡 – 𝘼𝙗𝙝𝙤𝙧𝙧𝙚𝙙 𝙙𝙚𝙫𝙞𝙡 – 𝘿𝙚𝙩𝙚𝙨𝙩𝙚𝙙 𝙛𝙤𝙧𝙢 – 𝙊𝙙𝙞𝙤𝙪𝙨 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙖𝙣𝙞𝙤𝙣 – 𝙋𝙤𝙤𝙧, 𝙝𝙚𝙡𝙥𝙡𝙚𝙨𝙨, 𝙢𝙞𝙨𝙚𝙧𝙖𝙗𝙡𝙚 𝙬𝙧𝙚𝙩𝙘𝙝 – 𝙈𝙞𝙨𝙚𝙧𝙖𝙗𝙡𝙚, 𝙪𝙣𝙝𝙖𝙥𝙥𝙮 𝙬𝙧𝙚𝙩𝙘𝙝 – 𝙃𝙞𝙙𝙚𝙤𝙪𝙨 𝙢𝙤𝙣𝙨𝙩𝙚𝙧 – 𝙐𝙜𝙡𝙮 𝙬𝙧𝙚𝙩𝙘𝙝 – 𝙁𝙞𝙚𝙣𝙙- 𝙈𝙮 𝙛𝙞𝙚𝙣𝙙𝙞𝙨𝙝 𝙚𝙣𝙚𝙢𝙮 – 𝙈𝙞𝙨𝙚𝙧𝙖𝙗𝙡𝙚 𝙛𝙞𝙚𝙣𝙙 – 𝙎𝙘𝙤𝙛𝙛𝙞𝙣𝙜 𝙙𝙚𝙫𝙞𝙡 – 𝙏𝙧𝙚𝙢𝙚𝙣𝙙𝙤𝙪𝙨 𝙗𝙚𝙞𝙣𝙜 – 𝙃𝙮𝙥𝙤𝙘𝙧𝙞𝙩𝙞𝙘𝙖𝙡 𝙛𝙞𝙚𝙣𝙙…)
Il secondo Atto tratterà di quel terribile click che fa convertire l’amore in odio, la benevolenza in violenza; di quell’inceppo del meccanismo amoroso che provoca un ribaltamento dalle conseguenze irreversibili. Sarà focalizzato sul “divenir cattivo” della creatura: su come un essere senza identità, senza storia, solo come un cervo, inseguito, fa mondo a sé e si ribella.
Nello scavo sulle origini dell’odio e dell’inestimabile dolore a esso inevitabilmente connesso – perché chi odia non è mai felice – Shelley traccia una nuova geografia del terrore, che troppo risuona oggi, in questi dark times…